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ADDOMINALI 

una seria riflessione

 

 

(articolo di 

Luca Ambrogi

)

I muscoli addominali che hanno la funzione di contenere le pelvi e di intervenire nella espirazione, formano quella parete che, 
racchiude la cavità splancnica.
Da un punto di vista puramente estetico questi muscoli contribuiscono a modellare il nostro giro vita ma la loro reale funzione 
che non si limita solamente a quella di contenimento è anche di stabilizzare la colonna vertebrale in stazione eretta e di 
assolvere ad alcune funzioni fisiologiche (vedi ad esempio il parto).
Vari e documentati sono gli esercizi per migliorare e potenziare la tonificazione di questi muscoli, ma spesso nel tentare di 
raggiungere velocemente questo obbiettivo, dimentichiamo di applicare alcune importanti regole fondamentali per una miglior 
riuscita della nostra routine di allenamento.
A volte infatti alcuni esercizi non ben eseguiti possono creare nel tempo possibili e fastidiosi dolori alla zona lombare.
Infatti ben conosciamo quanto sia importante escludere dal nostro lavoro addominale l’intervento
e la sollecitazione del muscolo ileopsoas che, purtroppo insistentemente stimolato può causare l’insorgenza di un fastidioso e 
persistente risentimento.
Tale ripercussione in effetti può accadere quando oltre a l’intervento dei muscoli costituenti la parete addominale (retto 
addominale, obliqui interno ed esterno), coinvolgiamo nell’esecuzione degli esercizi questo muscolo poliarticolare che, nelle sue 
inserzioni collega la colonna vertebrale al femore.
Quando questi esercizi vengono eseguiti con gli arti inferiori distesi o esagerando l’avvicinamento del busto alle anche (quindi 
sollevandolo più del necessario) infatti, il muscolo ileopsoas che è composto dal muscolo grande psoas che, origina dai corpi 
della dodicesima vertebra dorsale e dalle prima, seconda, terza e quarta vertebra lombare nonché, con diramazioni profonde dai 
processi trasversi di tutte le vertebre lombari, e il muscolo illiaco che ha origine dalla superficie interna della fossa iliaca e, a 
sua volta con il muscolo psoas, si inserisce sul piccolo trocantere, interviene e siccome oltre che, ad essere un flessore della 
coscia è anche un potente muscolo iperlordotizzante per il segmento della colonna lombare, il rischio è un eccessivo aumento 
della tensione nella zona lombare con conseguente probabile dolore alla bassa schiena.
Considerando quindi la meccanica e le interferenze date da una scorretta esecuzione degli esercizi, possiamo perciò esprimere 
alcuni consigli utili e pratici per tonificare il tratto addominale enfatizzandolo, senza intervenire su quello lombare evitando cosi 
qualsiasi fastidiosa forma di lombalgia.
Conclusioni:
E’ estremamente importante escludere dal nostro lavoro addominale qualsiasi intervento del muscolo ileopsoas, per far ciò è 
sufficiente eseguire gli esercizi tenendo gli arti inferiori piegati o leggermente raccolti in quanto questi ultimi non hanno alcuna 
inserzione sui muscoli della parete addominale.

  

 

http://www.abodybuilding.com/Ambrogi1.htm (1 of 2)14/07/2005 14.14.41


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